domenica 1 aprile 2018

Soffriamo nonostante le sei reti!!! Capolavoro Leiva.

Se un austriaco dovesse aprire la sua applicazione smartphone sportiva preferita e dovesse leggere il risultato di sabato pomeriggio, probabilmente si preoccuperebbe nel leggere che la Lazio ha rifilato ben 6 gol ai suoi avversari a 5 giorni dal match di coppa. Tuttavia quel tifoso X non saprebbe che la squadra di Inzaghi ha ottenuto questo risultato, soffrendo incredibilmente contro l'ultima in classifica la quale ha disputato 83 minuti di gara in 10 contro 11. La vittoria biancoceleste è catalogabile all'interno di un semplice aggettivo, e l'aggettivo in questione è: surreale. Vi starete domandando perché ho scelto proprio questo aggettivo e la risposta verte sull'assurdità di dover recuperare la partita al Benevento in 10 quando di qui a pochi giorni ci giochiamo un enorme fetta di stagione in Europa League. Ad ogni modo l'importante nel calcio è la vittoria e questa arriva in un momento perfetto, dato il pareggio esterno della Roma a Bologna e la sconfitta milanista a Torino, che ci permette di accorciare a -3 dagli odiati cugini e a -1 dall'Inter, la quale però mercoledì deve recuperare il derby con il Milan rimasto fermo a -7 dalla zona Champion's. Ovviamente un altro dei temi scottanti della partita è la classica super prestazione degli ex di turno, nello specifico due calciatori di una mediocrità lampante e che non ambisco di rivedere in maglia biancoceleste, ovvero Cataldi e Lombardi. Il centrocampista ex Ottavia sigla il gol della vita su calcio di punizione proprio sotto la Nord con annesso gesto di scuse, mentre l'esterno destro manda al bar Patric e serve l'assist dell'1 a 2, firmato Guillerme. Inoltre bisogna fare un plauso al mister che ha capito di dover cambiare qualcosa ad inizio secondo tempo, dato il riposo consentito a Milinkovic, ed è passato insolitamente alla difesa a 4 con l'inserimento di Caicedo, il cui ingresso ha cambiato la partita. Il match inizia e al settimo minuto si mette in discesa per la Lazio con l'uscita a braccia alte fuori dall'area di Puggioni, che costa il cartellino rosso al portiere beneventano e lascia in 10 gli ospiti. La Lazio approfitta subito dell'uomo in più e passa in vantaggio con Immobile al 19°, imbeccato perfettamente in verticale da Felipe Anderson. Come sopra riportato Cataldi trova il gol del pari con un calcio di punizione di pregevole fattura, sorprendendo un colpevole Strakosha, e dà un bel colpo psicologico alla squadra di Inzaghi la quale in tutto il restante primo tempo sfiora il gol del pari sol in due occasioni: la prima con una botta di Leiva dal limite e la seconda con una rovesciata di Patric respinta da Brignoli sul fondo. Durante l'intervallo quindi Inzaghi inserisce Caicedo al posto di Bastos, passando alla difesa a 4 e all'attacco con 2 punte. La Lazio comincia a spingere e chiude il Benevento nella propria trequarti campo, lasciando però ampi spazi che permettono agli ospiti di lanciarsi in campo aperto grazie alla velocità de suoi esterni. E proprio da un contropiede di questo arriva il gol del 1-2 firmato Guillherme su assistenza dell'altro ex Lombardi. Il gol gela lo stadio, ma la differenza in campo è abissale e il Benevento con un uomo in meno non sembra avere la forza di proteggere un risultato clamoroso dagli attacchi dei padroni di casa, che trovano il gol del pari quasi subito con la girata mancina di Felipe Caicedo su assist fantastico di Luis Alberto, fino a quel momento in ombra. Il gol del 2 a 2 rilassa i romani che tra il 66° ed il 68° segnano il gol del 3 a 2 e del 4 a 2 con il colpo di testa di De Vrij e il diagonale di Immobile, su clamoroso assist di Brignoli. Il quarto gol laziale stende definitivamente gli ospiti e consente ad Inzaghi di pensare a giovedì anche dal punto di vista fisico, permettendogli di inserire Nani e Milinkovic al posto di Immobile e Parolo. Tuttavia la partita non è ancora finita e resta tempo per la magia harrypotteriana targata Lucas Leiva e il calcio di rigore trasformato in rete da Luis Alberto, che consacra la Lazio come migliore attacco della Serie A a quota 76 reti e tra i migliori 7 europei a 102 gol complessivi tra campionato e coppe.

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