martedì 19 settembre 2017

Spezzata la maledizione del grifone!!! Il primo squillo di Bastos in Serie A.

La Lazio espugna nuovamente il Marassi contro il Genoa ben 2702 giorni dopo l'ultima vittoria, targata Floccari e Dias i cui gol avevano risposto alla rete di Palacio. Quella di domenica sera è stata una vittoria sofferta, una vittoria da grande squadra in grado di non sfaldarsi a causa della doppia rimonta subita e abile nel trovare la forza di ribaltarla nuovamente, anche grazie all'involontario aiuto dell'ex Santiago Gentiletti. Ancora una volta San Ciro Immobile ci consegna i tre punti con il sesto gol in campionato, l'ottavo comprese la Supercoppa e l'Europa League, ed ancora una volta vanno sottolineate le ottime prestazioni di Alberto, Leiva, Milinkovic e Murgia, bravissimo nel sostituire uno squalificato Parolo. La difesa senza Wallace balla un po' troppo forse, soprattutto nel momento in cui De Vrij è stato rimpiazzato da Leiva, tuttavia, nonostante il primo fortunosissimo gol dei padroni di casa, il trio difensivo targato Angola-Olanda-Romania ha mostrato grande solidità e buona affinità. Ancora una volta Inzaghi ha dimostrato, nonostante gli uomini contati, di sopperire alla grande alle assenze pesantissime del già citato Wallace, di Anderson e del nuovo Nani, dimostrando che la rosa della Lazio se spronata riesce a competere in tutte le competizioni disputabili. Ad onor del vero il livello della Serie A di quest'anno sembra ancor più scadente di quella dello scorso anno con squadre come SPAL, Benevento, Verona, Genoa e Sassuolo, che rischiano di non arrivare a 20 punti, però anche loro, vedesi i romagnoli, possono essere problematici e togliere punti fondamentali a squadre più importanti come la nostra Lazio. Il primo tempo è una partita a senso unico con il dominio biancoceleste culminato nel gol del vantaggio di Bastos al 16°, lesto a spingere la palla in porta a seguito del palo colpito da Milinkovic. La Lazio continua a gestire la partita, sfiorando il gol prima con una bellissima azione terminata con il piazzato non preciso di Basta e dopo con una botta di Immobile a seguito di un contropiede perfetto orchestrato da Luis Alberto. Il Genoa è in bambola ed ad inizio ripresa rischia di andare sotto di 2 per la botta dalla distanza di Milinkovic, che sfiora il palo alla destra di Perin, eppure grazie ad un clamoroso rimpallo Pellegri si trova da solo davanti a Strakosha e con un'ulteriore deviazione di Radu trova il gol del pari. L'immeritato pareggio convince Inzaghi a modificare gli undici in campo così nell'arco di 7 minuti compie tutti i cambi inserendo Caicedo, Marusic e Lukaku al posto di De Virj, Basta e Murgia, retrocedendo Leiva al centro della difesa con Alberto e Lulic in mezzo al campo. Il passaggio a due punte e l'ingresso di due esterni di gran spinta produce gli effetti sperati tanto che, su assist di Marusic, Lukaku chiama Perin al miracolo e successivamente, su assist del belga, Immobile a porta vuota riporta la Lazio avanti. Come la storia ci insegna ai laziali piace soffrire e così Leiva si fa un sonno su un cross da sinistra di Zukanovic sul quale Pellegri è lesto a siglare la sua prima doppietta in Serie nonostante i 16 anni appena compiuti, un gol che sa di beffa per gli ospiti. La Lazio deve rifare tutto e la serata sembra prendere una brutta piega quando Immobile serve in profondità Caicedo e l'ecuadoregno a tu per tu con Perin calcia di pochissimo sul fondo. Ancora più brutta è la piega che prende quando su un corner per i padroni di casa è Strakosha a compiere un miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Zukanovic, evitando uan clamorosa debalce. I tre punti sembrano ormai un miraggio eppure ad un certo punto Gentiletti compie una pazzia lanciando Immobile in campo aperto, che non sbaglia un colpo quest'anno, siglando il gol del 2-3 definitivo che consacra la Lazio come attuale quarta forza del campionato dietro Inter, Juventus e Napoli, tutte a punteggio pieno. E proprio il Napoli sarà il prossimo avversario della Lazio in campionato nel turno infrasettimanale di mercoledì, ove gli uomini di Inzaghi saranno chiamati alla grande prestazione se vogliono lanciare un segnale a tutta la Serie A.











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