venerdì 15 settembre 2017

Ancora Murgia per il gol del 2-3!!! Buona la prima europea di mister Inzaghi.

Corsi e ricorsi storici direbbe il buon vecchio filosofo Giambattista Vico, corsi e ricorsi storici sono quelli che vedono Murgia segnare ancora una volta il gol del 2-3 finale per la prima squadra della capitale. Proprio qualche giorno fa, discutendo con amici laziali, sottolineavo quanto fosse abile Murgia nel ruolo di incursore di centrocampo, sicuramente meno forte di Parolo e meno tecnico di Milinkovic, ma il buon Alessandro ha dei tempi di gioco e un'abilità nello smarcarsi e trovarsi sempre al posto giusto che ricorda molto quella di Stefano Mauri. Il buon Simone alla prima gara in Europa schiera una formazione titolare quasi da film horror con solo 3 titolari, ovvero Strakosha, De Vrij e Parolo e ben 8 riserve tra cui Bastos, Luiz Felipe, Di Gennaro, Murgia, Alberto, Lukaku, Marusic, Caicedo, rischiando una clamorosa debacle e andando per due volte in svantaggio contro la "cantera" del Chelsea che è sembrata veramente una squadra di almeno due categorie inferiori. La panchina della Lazio viene fortemente ridimensionata da questa sfida, basti pensare di aver perso il primo tempo per 1-0, nonostante la quantità superiore di palle gol create, a causa del gol di Matavz. Le critiche di giornata vanno sicuramente a Marusic, reo lievemente sul primo gol e nettamente sul secondo, a Bastos e Lukaku apparsi fuori dal ritmo partita, a Luiz Felipe troppo acerbo per certi livelli, per gli altri "panchinari" bisogna sottolineare la solita prova superba di Luis Alberto, l'ottimo match di Murgia, le discrete prestazioni di Caicedo e Di Gennaro, condite addirittura da una assist per l'ecuadoregno, che tuttavia non mi convince minimamente e anzi non mi sembra troppo differente per caratteristiche dal buon Djordjevic se non per una leggermente migliore qualità tecnica.
Il gol di Matavz su assist di Rashica, migliore in campo per i suoi, al 33° è la punizione eccessiva per una Lazio non brillante, ma creatrice di numerose occasioni nel primo tempo come i colpi di testa di Alberto e De Vrij, il tiro dalla distanza dello stesso Alberto e la clamorosa palla gol sprecata da Caicedo negli ultimi minuti dei primi 45. Al termine del primo tempo Inzaghi coglie i segnali della squadra e capisce che non si può fare a meno di Ciro Immobile, decidendo così di inserirlo al posto di Luiz Felipe, ammonito e colpevole sul gol avversario. Entra il buon Ciruzzo e la Lazio acquista fiducia nei suoi uomini migliori, tra i quali spicca Luis Alberto che chiama subito Pasveer ad un miracolo degno del mercoledì delle ceneri. Al 50° la Lazio orchestra un buon contropiede con Murgia che serve Immobile il cui diagonale mancino e respinto dal portiere avversario, la difesa però non riesce a rilanciare il pallone ed a seguito di un clamoroso batti e ribatti Marco Parolo insacca il pallone con un tiro mancino al volo di rara precisione balistica sul quale c'è la complicità evidente del portiere avversario. La rete scuote i padroni di casa che approfittano dell'incapacità di Marusic e Lukaku nello schierarsi correttamente in una difesa a quattro, soprattutto grazie al trio Bruns, Matavz e Rashica, che fanno impazzire la retroguardia biancoceleste permettendo a Linssen di segnare il gol del 2-1 e sfiorando per due volte il gol del 3-1 con tiri dalla distanza e ottime azioni manovrate all'interno dell'area laziale. Tuttavia il calcio è strano e proprio nel momento migliore dei padroni di casa che una meravigliosa azione tutta di prima orchestrata da Alberto, Milinkovic, subentrato a Di Gennaro al 61°, e Caicedo mette Immobile nelle condizioni di battere l'estremo difensore avversario e pareggiare il match. La Lazio continua a spingere anche grazie all'ingresso di Lulic al posto di Lukaku, che sposta gli equilibri del match in favore degli ospiti, e prima Caicedo impegna il portiere avversario e poi Murgia, che ha una particolare affinità con il gol del 2-3, sfrutta l'errore difensivo di Van der Werff e beffa Pasveer chiudendo i giochi. I giochi però potrebbero essere riaperti dal colpo di testa di Castaignos, lasciato colpevolmente solo da De Vrij, che fortunatamente finisce in curva. La vittoria consente di ancorarsi al Nizza a quota tre punti dopo la vittoria contro lo Zulte Waregem, la squadra belga sembra la squadra cuscinetto del girone, e regala la prima gioia europea a Simone Inzaghi.








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