martedì 26 aprile 2016

Sei anni dopo la Lazio cade al Ferraris contro i blucerchiati!!! Diakitè e il gol dell'ex che non manca mai.

A sei anni, più precisamente cinque anni mezzo, dalla vittoria blucerchiata targata Cassano e Guberti che diede il via ad una delle stagioni più tristi della più bella squadra di Genova e che coincide con il primo post del mio blog, la Lazio cade a Genova sotto i colpi di Fernando e Diakitè. Proprio l'ex laziale di origine francese sostituto del titolare Moisander castiga con un gol al di fuori dell'umana natura i suoi ex compagni, consentendo alla Samp di abbandonare le tempestose acque della zona retrocessione. Nonostante la sconfitta, che va ad aggiungersi alle altre 12 fin qui subite in campionato, bisogna dire che la Lazio meritava quantomeno il pareggio, se non i tre punti, per quanto si è visto in campo. Da sottolineare anche che l'idea di Inzaghi di schierare Onazi al fianco di Biglia si sta rivelando sempre più azzeccata in quanto il nigeriano sta sfornando una serie impressionante di ottime prestazioni, esclusa Torino ma ormai sappiamo benissimo che quando la Lazio gioca contro la Juventus non c'è mezzo giocatore a giocare decentemente. Come dicevo il primo tempo è a forti tinte biancoazzure e il bellissimo gol del pari di Fernando è solo uno sprazzo di orgoglio della Doria al 20°. Potremmo suddividere il primo tempo in un "Avanti Fernando" e "Dopo Fernando". Per quanto riguarda l'"A.F." la Lazio va subito in vantaggio al terzo minuto grazio al gol di testa di Djordjevic, che non segnava da Lazio-Frosinone 2-0 all'incirca sei mesi fa, poi prima Keita e dopo Candreva si divorano due gol l'uno più assurdo dell'altro. Inerentemente al "D.F", tolto un calcio di punizione pericoloso di Muriel, la Lazio domina la partita andando vicina al gol ancora con Keita capace di sprecare una palla gol colossale tutto solo ad un metro da Viviano. Sullo scadere di primo tempo Rizzoli fischia un rigore per la Lazio a causa di un fallo evidente di Dodò su Keita sul quale si esalta Viviano che respinge il rigore calciato non perfettamente da Candreva. Durante l'intevallo Simone Inzaghi richiama Hoedt ed al suo posto inserisce Mauricio. La ripresa si gioca su ritmi molto più bassi evidenziando i problemi di costruzione di gioco che le due squadre hanno avuto durante il corso della stagione. La Samp riparte più forte della Lazio e sfiora il gol con la doppia occasione Quagliarella-Muriel sulla quale è abile Marchetti a salvare il risultato. Al 64° Candreva viene sostituito da Felipe Anderson, giocatore che non sarà pervenuto durante tutto il match. Al 70° il grande Djordjevic ha la palla per chiudere i giochi ed invece si divora un gol fatto su assist geniale di Keita, qualcosa di veramente indescrivibile. A dodici minuti dal termine dal nulla arriva il sorpasso della Doria con la furibonda mischia in area a seguito della super parata di Marchetti nella quale la spunta Diakitè siglando il gol del raddoppio. All'83° si rivede in campo Ravel Morrison, al posto di Konko, la grande scommessa laziale targata 2015-2016. L'inglese ha il merito a seguito di una bella giocata di guadagnare il calcio di punizione finale sul quale Biglia sfiora il gol del pari. La Lazio perde e continua a deprimere sempre più i suoi tifosi con questa stagione indecorosa, mentre la Samp vince e si salva a tre giornate dalla fine che altrimenti l'avrebbe vista coinvolta nello scontro diretto con il Palermo.
















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