sabato 30 gennaio 2016

Quattro gol subiti all'andata quattro gol fatti al ritorno!!! Ottimo secondo tempo.

Ancora una volta la Lazio, dopo le prove con il Bologna e con la Juventus, dimostra di avere due facce della stessa medaglia e di non riuscire a giocare un'intera partita ad alti livelli. Nel primo tempo sotto dopo appena quattro minuti e con zero idee offensive, quando manca Biglia, la Lazio cerca il gol con frustrazione e con tentativi personali senza creare alcun pericolo alla difesa veronese, nel secondo tempo invece, complice l'espulsione di Cesar, la compagine capitolina asfalta gli avversari siglando quattro reti e sfiorandone almeno altre due. Da sottolineare anche la super parata di Berisha che ha impedito agli ospiti di riaprire un match che sembrava ormai chiuso. Sinceramente mi sono stancato di dover sempre ripetere ciò che manca e ciò che serve alla Lazio ogni volta, dato che ormai è sotto gli occhi di tutti: innanzitutto serve un altro centrale oltre Bisevac fino al rientro di De Vrij, serve un vice-Biglia in quanto né Cataldi né Onazi sono in grado di impostare e serve un'altra punta in quanto Djordjevic, Klose e Matri in tre non sono neanche arrivati a 10 gol in campionato. Vorrei rubare due minuti della vostra attenzione per parlare di Filip Djordjevic un giocatore irriconoscibile rispetto alla scorsa stagione in cui possiamo rievocare le prodezze del gol di Palermo o del doppio palo in finale di Coppa Italia. Io non so cosa sia successo ai piedi di quest'uomo, magari l'infortunio con il Milan lo ha segnato, perché è incredibile la sua involuzione, inferiore solo a quella di Anderson che ha dell'assurdo. Ad ogni modo anche con il Chievo la prova del serbo è stato sotto lo zero con un solo tiro di testa nel primo tempo che non ha neanche inquadrato lo specchio della porta. Proprio nel primo tempo il Chievo, dopo appena quattro minuti, si porta avanti con un colpo di testa di Cesar su calcio di punizione da destra grazie alla complicità di Berisha, che esce a farfalle come si suol dire in gergo calcistico, e al mal posizionamento della difesa biancoceleste. Come sopra riportato la Lazio attacca con frustrazione e senza un'idea di gioco creando qualche occasione con tiri dalla distanza di Milinkovic e Keita e, soprattutto, con il colpo di tacco di Parolo parato fortunosamente da Bizzarri. Il primo tempo finisce tra i fischi del pubblico e la ripresa inizia con l'inserimento di Matri al posto di Djordjevic. Durante la prima azione laziale del secondo tempo Cesar stende Keita e viene espulso lasciando i gialloblu in inferiorità numerica. Dopo un'ora di gioco Pioli richiama Milinkovic ed al suo posto inserisce Miroslav Klose. Al 64° Candreva si guadagna un rigore dubbio e lo trasforma in rete portando i biancoazzurri sull'1 a 1 e cinque minuti dopo Mister Stefano si gioca il tutto per tutto inserendo Anderson al posto di Konko, giocando con un inedito 2-3-5 con esterni Candreva e Keita ed Anderson dietro le punte Klose-Matri. Il Chievo ormai è in bambola e subisce anche la rete del 2 a 1, rete che è la prima in Serie A del giovane Danilo Cataldi abile a siglare con un destro al volo uno dei gol più belli dell'attuale stagione biancoceleste. Adesso la Lazio può dilagare ed all'81° Candreva porta i padroni di casa sul 3 a 1 trasformando in oro un assist al bacio di Felipe Anderson. La partita sembra chiusa, ma il Chievo ha subito la possibilità di riaprirla grazie a Paloschi che si procura un rigore e causa l'espulsione di Stefan Radu. Il rigore tuttavia viene parato da Berisha permettendo ai tifosi laziali di continuare la loro festa che non finirà fino al gol del definitivo 4 a 1 di Keita, grazie ad un contropiede magico orchestrato da Lulic e Candreva. Da segnalare prima del gol dello spagnolo anche il clamoroso palo colto da Felipe Anderson. Grazie alla vittoria la Lazio si porta a soli quattro punti dal quinto posto dove sono stazionati da molto tempo ormai i cugini giallorossi. Unica nota stonata del match sono le esultanze polemiche di Keita e Candreva che se rivolte a noi tifosi sono quanto mai inopportune e prive di senso, visto che una squadra che a Gennaio e fuori da tutte le competizioni eccetto l'Europa League non ha tutto questo diritto di chiederci di non essere fischiata.



















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