venerdì 15 gennaio 2016

Finalmente la vecchia Lazio!!! Proprio Milinkovic-Savic.

La vittoria di Firenze giunge inaspettata, dopo il match con il Carpi, ma regala l'impressione a noi tifosi che la Lazio possa intraprendere lo stesso percorso della scorsa stagione. La squadra di Pioli ha espugnato il Franchi, dominando nel primo tempo, sapendo difendersi e addormentando la partita nel secondo per poi chiuderla nei minuti finali da grande squadra. La Viola tanto decantata si è rivelata una squadra abbastanza sopravvalutata, almeno questa è la mia impressione, con grandi defezioni in fase difensiva e con poca incisività in fase offensiva quando il buon Nicola Kalinic, grande centravanti, non è in giornata. Per questa ragione l'unica azione pericolosa viola del primo tempo è un calcio di punizione molto bello di Mati Fernandez, che fornisce solo l'illusione del gol. Da qui in avanti il primo tempo è di puro dominio baincoceleste con gli ospiti che vanno vicini al gol in tre diverse occasioni. La prima è sprecata da Keita che calcia dopo un controllo di troppo sul petto di Tatarusanu, mente la seconda e la terza non vengono sfruttate da Milinkovic, la prima delle due per mancata precisione e la seconda grazie al salvataggio sulla riga di Astori. A tempo quasi scaduto, però, la Lazio trova il gol del vantaggio grazie al triangolo Keita-Djordjevic, che consente allo spagnolo di battere indisturbato Tatarusanu con un destro secco dal dischetto del calcio di rigore. Il primo tempo si conclude sullo 0 a 1 e la ripresa continua con questo risultato e senza troppi pericoli fino al 75°, quando il neo entrato Giuseppe Rossi con il mancino chiama Berisha al primo intervento della partita. Intanto al 64° Pioli aveva richiamato Djordjevic in panchina per far posto a Matri in campo. La Viola alza i ritmi e sfiora il gol con un colpo di testa di Astori, respinto sulla linea da Marco Parolo. Subito dopo un infortunato Radu lascia il posto a Braafheid. All'85° il Mitra Matri ha la palla d'oro per chiudere il match, ma il suo piattone su servizio di Candreva risulta più un passaggio che un tiro per il portiere avversario. A tre dal 90° arriva il momento di Felipe Anderson che sostituisce Keita, tra i migliori in campo lo spagnolo. Sulla falsa riga dell'anno scorso, quando i minuti di recupero assegnati furono 8, Rizzoli assegna sei minuti di recupero ed al 94° a seguito di un errore di Vecino Savic recupera il pallone salta un avversario e con il mancino castiga Tatarusanu siglando il gol del raddoppio. Fortissima è l'ironia dietro questo gol visto che molti tifosi fiorentini smaccati dal mancato acquisto del serbo sono arrivati a dire che Vecino è più forte di lui. La partita sembra finita, ma a riaprirla è Berisha autore di una paperata clamorosa su un tiraccio dai 20 metri senza pretese di Roncaglia. A 3 dal termine la viola è sotto di uno e prova con tutte le sue forze a pareggiare la partita, ma un grande recupero di Biglia in mezzo al campo permette ai suoi di partire in contropiede, che si conclude con il piattone di Anderson imparabile per Tatarusanu. La Lazio batte la viola è guadagna due punti sul 5° posto portandosi a quota 27. Vorrei sottolineare quanto pesano sulla nostra classifica i pareggi con Carpi, Sampdoria e Palermo, che avrebbero potuto apportare sei punti in più alla nostra attuale classifica.

















3 commenti:

  1. www.pianetasamp.blogspot.com

    Pareggiate in casa col Carpi e poi vincete a San Siro contro l'Inter e a Firenze: siete da lettino psichiatrico, non c'è alcun dubbio:-)...ciao!

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  2. www.pianetasamp.blogspot.com

    Pareggiate in casa col Carpi e poi vincete a San Siro contro l'Inter e a Firenze: siete da lettino psichiatrico, non c'è alcun dubbio:-)...ciao!

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  3. Davvero! Ormai mi aspetto di tutto.

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