giovedì 27 agosto 2015

Prestazione peggiore degli ultimi anni!!! Finisce già il sogno Champion's League.

Delusione e rammarico hanno avvolto i tifosi della Lazio al momento del triplice fischio del match di ieri sera. Delusione perché questa sconfitta demolisce l'operato di una stagione e fa emergere tutte le problematiche di una squadra troppo giovane e priva di riserve all'altezza; rammarico perché pesano sul match le assenze di Klose, Djordjevic e Biglia e perché ancora una volta la società al momento di fare il salto di qualità ha operato sul mercato in maniera non adatta alle sfide che attendevano la squadra. Inoltre questa partita è stata preparata malissimo da Stefano Pioli il quale ha schierato una formazione impresentabile, riproponendo questa inutilissima difesa a tre che tanto ho criticato nelle amichevoli estive e commettendo scelte, se non inspiegabili, alquanto bizzarre. Punto 1 il buon Stefano dovrebbe spiegare come sia possibile preferire un calciatore mediocre come Mauricio ad un difensore elegante e capace come Gentiletti, punto 2 Onazi non è un calciatore da partita importante (Milinkovic cosa lo abbiamo comprato a fare), punto 3 Morrison, il giocatore con più talento di questa squadra, andava inserito prima se non dall'inizio, punto 4 la difesa a tre la Lazio non ha i giocatori in mezzo al campo per sostenerla e non è la prima volta che ce ne accorgiamo. Queste scelte lasciano presagire che la campagna acquisti mossa dalla società sia stata fatta in maniera scriteriata acquistando ben 5, e sottolineo 5, riserve Kishna di Candreva, Morrison di Mauri o di Lulic, Patric di Basta, Hoedt ultima scelta in difesa e Milinkovic riserva di o Parolo, mentre la Lazio avrebbe bisogno di una punta, di un terzino sinistro, ma il rinnovo di Radu lascia presagire ben altro, e assolutamente di un vice Biglia. Ad oggi sono molto perplesso non perché la Lazio non sia forte, ma perché non abbiamo delle riserve adeguate, e tutti questi nuovi acquisti sembrano pesare sulle spalle di Pioli, che neanche li fa giocare. Probabilmente con un Biglia ed un Djordjevic in più la partita sarebbe finita in un modo diverso, ma il problema è alla radice in quanto non si può pensare che una squadra si rinforzi solo nel caso in cui si superi il preliminare di Champion's. Per quanto riguarda la partita c'è poco da dire; completamente dominata dai padroni di casa, aventi molta più esperienza in campo europeo, tanto è vero che nei primi 20 minuti sfiorano tre volte il gol prima con due tiri dalla distanza di Çalhanoğlu e poi con un colpo di testa di Kiessling stampatosi sul palo. Gli unici due tiri in porta della Lazio in tutta la partita sono di Keita al 28° e al 30° entrambi parati agilmente da Leno, anche se sul secondo tiro ci sta una deviazione di mano, che sarebbe potuta essere sanzionata con un calcio di rigore. Il gol del greco al 40° è solo la dimostrazione lampante di quanto la Lazio sia in bambola: due orrori difensivi prima di De Vrij e poi di Onazi, rinvio sulle gambe dell'avversario invece che in corner, permettono ai tedeschi di concludere in vantaggio il primo tempo. Ci si aspetta una reazione laziale ed invece la ripresa comincia con il raddoppio di Mehmedi su svarione difensivo di Mauricio, davvero questa scelta di Pioli non la digerisco, per la Lazio ormai è tutto finito. La ripresa continua ad essere di totale dominio del Bayer, inutile l'ingresso di Kishna al posto di Radu, e l'espulsione di Mauricio è solo la conferma di quanto questo calciatore non dovrebbe giocare partite importanti. Per correre ai ripari Pioli uccide completamente la squadra sostituendo Felipe Anderson, uno dei peggiori, con Gentiletti. Intanto il Bayer fa il bello e il cattivo tempo con i suoi uomini migliori Bellarabi, Kiessling, Mehmedi e Çalhanoğlu, impegnando più volte Berisha e sfiorando spessissimo il gol del 3 a 0, che arriva al 90° su azione di contropiede con la Lazio sbilanciata in avanti grazie all'asse Brandt-Bellarabi. Neanche da considerare l'ingreso a 8 dal termine di Morrison al posto di Onazi. La Lazio saluta la Champion's come una squadretta qualsiasi senza neanche giocarla e si accontenta di un'altra prestazione in Europa League, che tanto la società non punterà a vincere e che  quindi sarà semplicemente una passeggiata per qualche sperduto campo europeo.


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