martedì 12 maggio 2015

Contro tutto e tutti che orgoglio questa Lazio!!! Hernanes vergognoso.

Ci sarebbe molto, moltissimo da dire su questo match di fine stagione arbitrato dal signor Massa della sez. di Imperia, in cui la Lazio ha visto l'espulsione di due calciatori, di cui una dubbia e l'altra inesistente, la convalida all'Inter di un gol in fuorigioco, il fischio di un fuorigioco di Candreva insensato, che avrebbe visto l'ala destra laziale a tu per tu con Handanovic e tutta una serie di dettagli, come i mille falli fatti da Medel non sanzionati, che io, secondo lo stile Lazio, preferisco non trattare, onde evitare volgarità e poca oggettività nel mio articolo. D'altro canto voglio fare i miei migliori complimenti a questi nove leoni: Berisha, Ciani, Radu, Basta, Braafheid, Biglia, Parolo, Anderson, Candreva, i quali in 9 hanno resistito 25 minuti contro una squadra ricca di nomi, ma carente nel gioco e nel mordente, la cui vittoria, fossi in Mancini, non sarebbe per me un grido di giubilo. La completa dimostrazione del fatto che in 11 contro 11 la partita l'avrebbe sicuramente vinta la Lazio è data dai primi venti minuti in cui la Lazio trova prima il gol con l'Asse Anderson-Candreva, assist del brasiliano e piazzato del romano di Tor de Cenci e poi sfiora il gol con la doppia occasione di Marco Parolo, prima incappato nella parata di Handanovic e poi nel salvataggio sulla linea di Ranocchia, il tutto inframezzato dall'opportunità sprecata da Icardi. Al 24° la prima decisione discutibile dell'arbitro Massa, quando Mauricio stende Palacio, lanciato in verticale da Kovacic, ovvero punizione dal limite per i nerazzuri ed espulsione di Mauricio. Ora dal momento che non esiste più la regola del "fallo da ultimo uomo", sostituita dalla "chiara occasione di gol" in questo caso la questione è altamente opinabile, visto che Palacio avrebbe dovuto compiere un stop difficoltoso prima di dirigersi in area e la difesa laziale avrebbe potuto recuperare. Il calcio di punizione viene trasformato in rete da Hernanes, che esulta facendo la capriola, gesto che non voglio neanche commentare in quanto per me è morto un idolo, ma sul tiro del Profeta ben tre calciatori dell'Inter sono in posizione di off-side in particolare Medel che copre la visuale del portiere, tuttavia il guardalinee, che nella ripresa fischierà un fuorigioco inesistente per questioni millimetriche a Candreva, non ravvede. Per sopperire all'uomo in meno Pioli richiama Mauri ed inserisce Braafheid, indicando Radu come centrale difensivo. L'Inter con l'uomo in più diventa padrona del campo e nei restanti venti minuti sfiora il gol due volte con Palacio e Guarin, provvidenziali gli interventi di Marchetti. La ripresa comincia con una colossale occasione biancoceleste con Klose che, servito da Candreva in verticale, tenta un colpo d'esterno per battere Handanovic, trovando la risposta dell'estremo difensore nerazzurro. A mezz'ora dal termine altro episodio contestatissimo dai dirigenti laziali nel post-partita, quando Icardi, servito in profondità da Hernanes, si lascia cadere proprio di fronte a Marchetti, che aveva messo le mani sul terreno di gioco per non provocare il rigore, convincendo, dopo qualche secondo di tentennamento, l'arbitro Massa a decretare il rigore in favore dell'Inter ed ad espellere il portiere laziale. Pioli è costretto ad inserire Berisha al posto di Klose e lo svedese si guadagna subito gli applausi del pubblico di casa, parando il rigore ad Icardi. L'Inter in undici contro nove rivede i mostri di Udine e al 75° si volta e ringrazia lo stesso guardalinee che, al primo tempo non aveva annullato il gol dell'Inter, segnala un fuorigioco con svariati secondo di ritardi, e dopo averci pensato un po' su, a Candreva lanciato in porta da un eccezionale assist di Anderson. Incredibile come lo stesso guardalinee che nel primo tempo non segnala un fuorigioco palese di tre giocatori su calcio da fermo, e ciò implica che avesse gli occhi puntati sull'azione, riesce a vedere un fuorigioco che non c'è per questioni millimetriche a palla in movimento, il tutto ovviamente ritengo sia fatto in buona fede. I nove leoni riescono a tenere botta fino all'86 quando capitolano davanti all'imbucata centrale di Hernanes, che con il mancino fredda Berisha e stavolta, dopo aver ricevuto i fischi di tutto lo stadio per 60 minuti, non esulta. Piccolo excursus vorrei commentare il video notturno di scuse di Hernanes, dicendo che è qualcosa di veramente ridicolo e pietoso. La partita si conclude sull'1 a 2 per l'Inter e la Lazio resta a meno uno dalla Roma, caduta al Milano con il Milan, ma perde un punto sul Napoli, che si porta a meno 3.












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