lunedì 6 aprile 2015

Invasione biancoceleste in terra sarda!!! Sempre ad un passo dal secondo posto.

Klose, Biglia e Parolo firmano il settimo successo consecutivo della Lazio più spumeggiante e più bella dell'era Lotito, stendendo un Cagliari sempre più imbrigliato nella zona retrocessione. La squadra di casa, comunque, si è fatta valere, è stata imprevedibile fino alla fine e capace di mettere in apprensione la squadra ospite in vantaggio di un gol e in superiorità numerica. Nonostante la buona prestazione dei padroni di casa, la Lazio si è dimostrata troppo superiore in particolare nella ripresa grazie all'ingresso in campo di Keita Balde Diao, autore di un'eccellente prestazione a cui è mancato solo il gol. Come visto nelle ultime gare, la Lazio parte forte e al 10° minuto Mauri spreca un'occasione colossale con un colpo di testa dall'interno dell'area piccola, deviato fortunosamente con un piede da Brkic. Quest'occasione laziale è il preludio al gol, che arriva alla mezz'ora: provverbiale sgaloppata sulla destra di Felipe Anderson, cross basso verso il centro, sponda di Mauri e appoggio semplice semplice per Klose, il quale sigla il gol del vantaggio biancoceleste. Con il Cagliari in bambola la Lazio va vicina al raddoppio con un destro secco di Parolo, salvato sulla linea di porta da Balzano. Il primo squillo cagliaritano arriva sul finire del primo tempo con un calcio di punizione di Mpoku, deviato in angolo da Marchetti. La ripresa inizia come era iniziato il primo tempo con un'occasione colossale sprecata da Mauri, anche peggiore della prima, il quale calcia sul portiere un pallone respinto dallo stesso numero 1 cagliaritano a seguito di una pessima parata su un tiraccio dalla distanza di Candreva. Sull'azione successiva i rossoblu trovano il gol del pari, invenzione geniale di prima intenzione di Dessena, che serve Sau, il cui tiro al volo e deviato da Mauricio, indirizzando il pallone alle spalle dell'incolpevole Marchetti; applicata alla lettera la dura legge del gol sbagliato, gol subito. Al 58° Pioli intuisce che è ora di cambiare ed inserisce Keita e Cataldi al posto degli spenti Candreva e Mauri, clamorosi i due errori del brianzolo. Appena entrato il giovane spagnolo rimedia un calcione dentro l'area da Crisetig e reclama il calcio di rigore, concessogli dall'arbitro Rocchi di Firenze. Dal dischetto va Biglia che spiazza Brkic e porta la Lazio sul risultato di 1 a 2. L'argentino dieci minuti dopo ha la possibilità di siglare la sua personale doppietta, ma sbaglia un secondo calcio di rigore assegnato dall'arbitro per un fallo da ultimo uomo di Diakité, l'ex di turno che ha rimediato anche il cartellino rosso, su Keita. E proprio Keita, il più pimpante dei suoi, si vede negare la gioia del gol da un salvataggio di Balzano sulla linea, che permette ai cagliaritani di restare in gara. A 10 dal termine Pioli richiama un esausto Klose ed inserisce Lulic per dare più fiato in mezzo al campo. La Lazio soffre le pressioni cagliaritane, che non si risolvono mai, per fortuna, in qualcosa di concreto, fino al 91° quando Parolo pone la parola fine su un match che doveva essere già scritto, siglando un gol bellissimo di mezzo esterno su calcio di punizione a due, la sponda è di Cataldi, dai 30 metri. La Lazio porta a casa la settima vittoria consecutiva record che non si proponeva dalla stagione 2006-2007, in cui le vittorie consecutive furono ben 9, e rimane a un solo punto di distacco dai cugini giallorossi, usciti vittoriosi dal big match dell'ora di pranzo contro il Napoli, futuro avversario biancoceleste in Coppa Italia l'8 Aprile.










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