mercoledì 1 dicembre 2010

No Pareggio, no Catania

Beffati ancora una volta da una squadra mediocre venuta qui per strappare un punticino, sempre con il solito gioco da quattro soldi, cioè tutti in difesa dopo appena 2 minuti, ASSURDO. C'è da dire che se Foggia non si fosse divorato il gol sotto porta, se Andujar non avesse compiuto un miracolo su Zarate e all'ultimo su Hernanes, staremo parlando di classifica favorevole e di un possibile sorpasso, ma sta di fatto che questo è il calcio e ciò non si può cambiare. Commentare la partita del Catania non è difficile come scritto nel titolo "No pareggio, no party", perché la squadra di Giampaolo è venuta solo per pareggiare e lo dimostra il fatto che dal 2° al 90° minuto il Catania ha difeso in 11, attaccando solo sui calci piazzati e su uno dei tanti ha trovato il gol del vantaggio.
Come si suol dire il Catania ha messo in atto l'Anticalcio, e questa ormai è diventata la realtà di tutte le squadre di medio classifica della serie A, escludendo il Bari. Inoltre ci sono da ricordare le innumerevoli volte in cui i giocatori del Catania si sono messi a "rotolare" per terra, anche senza aver subito alcun colpo, è stato incredibile segno di antisportività degli Etnei.
Per quanto riguarda la Lazio, ottima partita dal punto di vista tecnico, pessima dal punto di vista della  concretizzazione delle occasioni da gol,  e ciò ha portato al pareggio. Fin dai primissimi minuti si è capito che i giocatori in giornata erano due, anzi direi loro due, i grandi talenti di questa Lazio, senza nulla togliere a tutti gli altri, cioè Mauro Matias Zarate e Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, autore del 1 a 1. Tra giocate, numeri e prodezze i due si sono distinti in maniera sproporzionata rispetto alle altre punte di diamante di questa Lazio, cioè Floccari e Mauri entrambi impalpabili. La prima occasione è del profeta, ma davanti la porta si divora il gol del vantaggio, tuttavia all'ultimo minuto del primo tempo si rifa siglando l'1 a 1. Sempre il profeta calcia una bordata dalla distanza nel finale, deviata in angolo da Andujar. Infine si procura un netto calcio di rigore non visto dall'arbitro di turno, comunque io odio contestare gli arbitri e non giustifico la sconfitta per il rigore mancato.
Dall'altra parte IL PIBE DE HAEDO sembra essersi ritrovato, soprattutto nella ripresa fa impazzire la difesa rossoblu con un enorme serie di finte. Ad un certo punto del secondo tempo di gioco Maurito rivive l'anno d'oro. si fuma (letteralmente) tre difensori catanesi e tenta un pallonetto da fuori area, che solo l'intervento di Andujar impedisce a Zarate di siglare il gol della vita.
Ci riprova in seguito con un tiro a giro, ma è il tiro è out. Però Maurito è in giornata gli riesce tutto, allora si invola sulla sinistra salta due difensori va sul fondo ed esegue un cross che riesce perfettamente, il pallone termina sui piedi di Foggia che stoppa e da dentro l'area piccola tira alle stelle. Credo sia giusto di dire che a Zarate domenica è mancato soltanto il gol ed un bel 7 e 1/2 non glielo toglie nessuno.
Dopo aver analizzato i top, ora vorrei fare un bel discorsetto sui flop di giornata: Mauri, Floccari e Foggia.
Allora, Mauri da un paio di partite sembra aver perso la voglia che metteva nelle prime gare, che lo hanno portato alla nazionale e ad essere considerato il miglior giocatore della Serie A, tuttavia un calo era prevedibile per un giocatore che è stato quasi sempre presente in tutte le partite della Lazio.
Floccari, invece, è sembrato troppo brutto per essere vero;  ha un'unica occasione che spreca calciando con troppa fretta, senza piazzare il pallone, permettendo al portiere avversario di deviare in angolo.
Foggia l'ho lasciato per ultimo per un semplice motivo perché mi sembra molto peggio dello Zarate dell'anno scorso, negli ultimi tempi ha mandato diversi segnali. Il primo segnale arriva dalla sua condizione fisica, che non sembra la migliore dato che non regge brevi spezzoni di partita; il secondo segnale arriva dalle sue gesta tecniche, il Folletto Napoletano fa sempre la solita finta a rientrare sulla sinistra e ciò lo porta in una condizione tale da non riuscir più a saltare il diretto avversario; il terzo segnale arriva dall'incapacità sotto porta di questo giocatore che non riesce più a buttare la palla in rete, divorandosi calamorose occasioni da gol; Pasqualino si deve ritrovare. Comunque siamo ancora secondi ed ora ci giocheremo la partita con l'inter per avvicinarci al Milan, e restargli con il fiato sul collo.

1 commento:

  1. Lazio 3 Inter 1!!!!! dajeeeeee

    http;//mondobiancoceleste.blogspot.com

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