sabato 7 novembre 2015

Dieci punti in classifica e qualificazione in pugno!!! Doppietta di Djordjevic all'esordio europeo.

Tutto facile per la Lazio 2 di Pioli sul campo del Rosenborg neo-campione di Norvegia, che ha dato tutta l'aria di essere rassegnato fin dai primi minuti ad una certa eliminazione dall'Europa League. In vista del derby, dopo le due sconfitte con Atalanta e Milan, Pioli decide di schierare ben 8 riserve e soltanto 3 titolari: Gentiletti, Candreva e Djordjevic, autore di una splendida doppietta. Ottima la prova di tutta la squadra contro un avversario non degno di nota ed in particolare la prova di Onazi, Hoedt, autore di un ottimo match, Radu, Konko e, soprattutto, di Ravel Morrison alla prima da titolare. L'inglese ha concentrato il suo gioco sulla fase di non possesso andando anche al tiro in un'occasione, trovando la risposta di Hansen, ed ha rispettato gli ordini tattici di Pioli, che lo ha anche elogiato al momento del cambio con Mauri, apparso ancora fuori forma. Come già detto la partita è a senso unico e comincia con una palla gol colossale sprecata da Kishna, che su assist di Candreva, calcia da posizione defilata addosso al portiere avversario. Al 9°, però, la Lazio torna a segnare un gol su azione da corner, che mancava da Sampdoria-Lazio 0-1 (Gentiletti), con un colpo di testa in girata di Djordjevic. Qualche minuto dopo arriva l'unica azione realmente pericolosa dei padroni di casa di tutto il primo tempo con un corner da destra di Helland, che si stampa sul palo. Passano venti minuti esatti dal primo gol e Djordjevic insieme ad Onazi confeziona l'azione che porta al due a zero biancoceleste, battendo per la 5° volta in due gare il portiere avversario Hansen. Il primo tempo è di assoluto dominio biancoceleste tanto che per gli ospiti viene negato un fallo da rigore solare su Radu, viene annullato giustamente il gol di Hoedt per posizione di offside di Gentiletti sugli sviluppi precedenti dell'azione e viene anche sfiorato il terzo gol con un'occasione clamorosa non sfruttata da Candreva, anche lui palesemente non in condizione. Durante l'intervallo Pioli richiama in panchina proprio il ragazzo di Tor di Cenci ed inserisce al suo posto Keita. La ripresa è pura amministazione per la prima squadra della capitale che va vicina al gol in varie occasioni con Keita, Djordjevic e Matri, entrato al 65° al posto del serbo, e reclama anche un rigore per una trattenuta su Morrison, ma anche in questo frangente l'arbitro lascia correre. A sette dal termine Keita compie un gesto di reazione nei confronti di Helland, uno dei migliori giocatori del Rosenborg insieme a Soderlund, e si prende un cartellino rosso un po' alla Totti. Per il resto la Lazio vince e convince e si lancia in orbita dei sedicesimi di finale di Europa League, trovandosi prima in classifica a quota 10 punti, seguita dai francesi del Saint Etienne a 7 e dagli ucraini del Dnipro a quota 4. Ai biancocelesti basterà ottenere un punto nel match casalingo contro gli ex finalisti per qualificarsi matematicamente ai sedicesimi della minore competizione europea.








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